Non si parla spesso di obesità infantile, una sofferenza “muta” e fuori dai riflettori sociali, ma durante la pandemia le indagini statistiche hanno rilevato un amento del numero di bambini sovrappeso, probabilmente da legarsi agli effetti del lockdown, dello stress e della riduzione delle attività sportive. È importante non sottovalutare obesità e iperfagia che sollecitano di sovente solo l’interesse medico-nutrizionale, ma possono nascondere una profonda sofferenza psicologica.
Buongiorno,
sono mamma di 3 bellissimi bambini, di 8, 5 e 2 anni. Negli ultimi mesi mi stanno facendo impazzire a tavola. Se ci penso bene però, credo che le bizzarrie e le numerose richieste siano iniziate nel periodo della pandemia, da lì maggiore rigidità e a tratti faccio davvero fatica. Che ci sia qualche effetto di quel tempo così particolare?
Marisa
Alimentazione e pandemia, due mondi che potrebbero sembrare distanti, ma che in realtà, come ci racconta Marisa, si intrecciano con effetti e fatiche che possono farsi sentire soprattutto nei piccoli. Il lockdown è stato ben descritto nella richiesta di aiuto di questa mamma: “Un tempo particolare”, del quale ancora oggi si scoprono man mano gli effetti. Provando a fare un salto indietro in quei mesi straordinari fatti inizialmente di silenzi per le strade, bambini e genitori a casa tutti insieme, lunghe file al supermercato, possiamo cogliere quanta fatica possa aver poi comportato la ripresa graduale della vita come la si conosceva prima, con le riaperture dei luoghi sociali e con il ritorno alle vecchie abitudini.
Marisa non entra nel merito di quali difficoltà stia affrontando con i suoi bambini, ma le riassume con “bizzarrie e numerose richieste”. Il luogo della tavola, proprio perché occasione conviviale che riunisce la famiglia, diventa spesso un teatro, dove i più piccoli possono mettere in scena le loro fatiche. Non dimentichiamoci infatti che in questi due anni, nonostante i diversi periodi di isolamento e le mancate interazioni sociali, bambini e ragazzi hanno portato avanti la loro avventura della crescita, fatta di passi avanti e conquiste, ma anche di dubbi e paure. Il comportamento alimentare alterato, con bizzarrie, iper-domande, selettività, può essere allora veicolo di messaggi, espressione di un malessere, di una richiesta di attenzione, talvolta anche solo di un interrogativo che attraversa i bambini in un particolare momento di crescita. Se ci pensiamo bene, il tempo della pandemia ha portato nelle famiglie il modificarsi di molte abitudini legate al cibo e alla tavola: lo spazio dedicato ad argomenti specifici come l’igiene, i virus, la protezione e anche nuove attenzioni e routine, che non è stato facile poi abbandonare. È comprensibile quindi che a Marisa sembri di impazzire, perché anche gli adulti sono provati ed affaticati da questo periodo di pandemia, ma la sua intuizione come genitore è preziosa: che sia l’effetto di questo tempo
particolare? Accompagnare i bambini nella crescita a partire dalle proprie intuizioni genitoriali è un’ottima modalità per accoglierli, offrendo anche un esempio di come confrontarsi con sfide e fatiche, così da farli sentire ascoltati e protetti.
Marisa non entra nel merito di quali difficoltà stia affrontando con i suoi bambini, ma le riassume con “bizzarrie e numerose richieste”. Il luogo della tavola, proprio perché occasione conviviale che riunisce la famiglia, diventa spesso un teatro, dove i più piccoli possono mettere in scena le loro fatiche. Non dimentichiamoci infatti che in questi due anni, nonostante i diversi periodi di isolamento e le mancate interazioni sociali, bambini e ragazzi hanno portato avanti la loro avventura della crescita, fatta di passi avanti e conquiste, ma anche di dubbi e paure. Il comportamento alimentare alterato, con bizzarrie, iper-domande, selettività, può essere allora veicolo di messaggi, espressione di un malessere, di una richiesta di attenzione, talvolta anche solo di un interrogativo che attraversa i bambini in un particolare momento di crescita. Se ci pensiamo bene, il tempo della pandemia ha portato nelle famiglie il modificarsi di molte abitudini legate al cibo e alla tavola: lo spazio dedicato ad argomenti specifici come l’igiene, i virus, la protezione e anche nuove attenzioni e routine, che non è stato facile poi abbandonare. È comprensibile quindi che a Marisa sembri di impazzire, perché anche gli adulti sono provati ed affaticati da questo periodo di pandemia, ma la sua intuizione come genitore è preziosa: che sia l’effetto di questo tempo
particolare? Accompagnare i bambini nella crescita a partire dalle proprie intuizioni genitoriali è un’ottima modalità per accoglierli, offrendo anche un esempio di come confrontarsi con sfide e fatiche, così da farli sentire ascoltati e protetti.
Dott.ssa Valentina Valaguzza – Psicologa, Membro équipe Associazione Pollicino e Centro
Crisi Genitori Onlus
(Pubblicato su: BenEssere, Rivista Edizioni San Paolo, Dicembre 2022)